Dalla silloge "Autunno" - Poesia pubblicata nell'antologia "I Contemporanei" del Concorso Internazionale di Poesia "Città di Venezia" - 16° edizione - 1992
Una silloge dal sapore autunnale. Ogni lirica, nasce da un humus dove la riflessione ha i caldi colori che solo l'autunno sa cedere alla natura nel suo lento evolversi.
Stagione che l'anima del poeta avverte e vive, in prima persona, come fautrice di un destino quasi conclusivo. Simbolismi efficacie armoniosi in versi omogenei ed eleganti.
Bianca Bruno
Si spogliano
come anime
come anime
ormai inerti
gli alberi
del viale.
del viale.
Rauco il grido
del vento
del vento
che impazza
tra la nebbia.
tra la nebbia.
E’ lento
il morir di foglie
il morir di foglie
nel travaglio
di natura.
di natura.
Colori spenti
della vita
della vita
le foglie marcite
a frusciare
a frusciare
a trascolare
verso l’ignoto.
verso l’ignoto.
Sull’albero
un’ultima foglia
un’ultima foglia
attende tremolante
il fatal destino
per non rimanere
sola
sola
innanzi
l’universo.