Non
si può calpestare
la propria ombra,
per
la quale si è nati,
per
osservare un sogno,
per
il quale
nessuno
é mai nato.
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Blog di Paolo Morazzi: Anteprima ""
venerdì 1 gennaio 2016
Non si può
Il mare
Nulla è più
irraggiungibile
del mare,
nella fugace
eternità
delle suo onde,
che ci toccano
e poi scompaiono.
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Di notte
La
strada
nastro
di seta
disteso
quasi
per caso
in
mezzo
alla
campagna.
Tutto
intorno,
silenzio,
stelle
e
forse la luce
di
qualche casa
lontana.
|
venerdì 27 febbraio 2015
Per strada
Incontro per strada persone con gli occhi dello stesso dolore. |
domenica 25 gennaio 2015
Laguna
Sapersi qui
abbandonati
al tempo
aironi
troppo stanchi
per migrare.
I miei sogni
Cocciuti sono
i miei sogni.
Abitatori abusivi
della mente.
Parassiti
dei suoi meandri.
Si nutrono
delle poche
briciole
di una memoria
al tornasole.
martedì 20 gennaio 2015
Elisir
Indago gli sguardi
fin
dove giungono
i
miei occhi.
Mi
invento
colori
nuovi.
Mi
convinco
che
il nero
non
è cosí nero.
Mi
travesto
di
trasparente.
E
vivo.
|
giovedì 30 ottobre 2014
domenica 26 ottobre 2014
Le foglie morte. (Omaggio a Jacques Prévert )
Le foglie morte
(omaggio a Jacques Prévert)
Cm. 80,0 x 43,4)
Acrilico e smalti su tavola.
(D/112)
(D/112)
Oh! Vorrei tanto che tu
ricordassi
i giorni felici quando eravamo
amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a
mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e
fedele
sorride ancora e ringrazia la
vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
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